Muscicapa striata
Il Pigliamosche ha un aspetto poco sgargiante, così come il suo canto. Lo si nota per il suo volo acrobatico rapido e scattante, quando si lancia da un alto posatoio all’inseguimento di insetti volanti, le sue prede principali. È certamente una specie da apprezzare, dato che si nutre di insetti che possono essere dannosi alle coltivazioni, ma soprattutto di quelli che creano disturbo come mosche, moscerini e zanzare.
Predilige aree aperte come radure, margini di corpi idrici e boscaglie, perché possa avere ampio spazio per cacciare, i posatoi sono sempre in posizioni elevate. Gli ambienti antropici come viali alberati, parchi e giardini ben spaziati rappresentano aree di caccia adeguate, tanto da nidificare anche in prossimità degli edifici. Non disdegna i nidi artificiali ed anche quelli abbandonati da altre specie come Fringuello, Verzellino e addirittura Rondine.
Il Pigliamosche ha un areale riproduttivo esteso in tutta Europa, Nord Africa e Medio Oriente fino oltre il Caucaso. Compie migrazioni notturne a lungo raggio per raggiungere le aree di svernamento sub-sahariane che si estendono a sud dell’Equatore. In Italia è diffuso dal livello del mare fino agli 800 m, più raro a quote più elevate.
Aree di nidificazione (verde)
Aree di svernamento (blu)
Migrazione (azzurro)
Con una popolazione che si attesta al 2% di quella complessiva, il Pigliamosche in Italia viene dichiarato in un buono stato di conservazione. La riduzione degli insetti a causa dell’abbondante uso di pesticidi potrebbe essere la causa principale del declino a livello Europeo.