Scricciolo

Troglodytes troglodytes

Lo Scricciolo è uno dei nostri passeriformi più piccoli. Nel dialetto locale di diverse regioni italiane viene definito come il “Re dei Boschi”. In effetti si tratta di un piccolo tipetto dalla grande personalità. Una paffuta pallina di piume con una corta coda dritta, che si muove agilmente attraverso bassi cespugli e mucchi di rami in continua esplorazione anche degli angoli più remoti, alla ricerca di insetti e ragni.

 

Lo Scricciolo è tendenzialmente poligamo e forma coppie con più femmine, soprattutto quando l’ambiente è ricco di nutrimento e rifugi sicuri.

All’interno del territorio, tra fitti cespugli e nelle cavità di rocce o alberi, il maschio costruisce un certo numero di nidi, sempre ben mimetizzati. Questi vengono utilizzati come “dormitori” fino a quando la femmina incantata dal suo canto, accetta di diventare la sua compagna. Dalla cova in avanti la femmina è sola ad accudire i pulcini.

 

 

Lo scricciolo è stanziale e vive prevalentemente in località umide e abbondanti di cespugli. In generale, ama le zone fresche e ombrose, in collina o in montagna, vicino a corsi d’acqua con cespugli, alberi e massi sparsi.

 

Aree di nidificazione (verde chiaro)
Popolazioni stanziali (verde scuro)
Aree di svernamento (blu)


Il suo canto, definito da trilli prolungati e musicali, risuona acuto fra i cespugli. Per essere così piccino, certamente ha una voce potentissima. Spesso si muove sul terreno, ispezionando tutto ciò che può attrarre la sua attenzione. La curiosità è un’altra prerogativa fondamentale di questa specie.

Presenza in Orto botanico: un po’ ovunque in inverno, soprattutto all’interno degli arbusti più fitti.