L’orto rinnovato è un luogo più ricco di piante, più funzionale e più accogliente.

Nel giugno 2024 l’Orto Botanico è stato chiuso per i lavori legati al progetto di restauro e valorizzazione finanziato con 2 milioni di euro nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) dal Ministero della Cultura.
Il progetto ha previsto azioni in diversi ambiti: sulla componente vegetale e sul disegno del giardino, sulla componente architettonica e scultorea, sulla componente impiantistica, sulla sicurezza e accessibilità, sulla valorizzazione e comunicazione.

  • Componente vegetale. Il progetto ha previsto l’ampliamento e l’integrazione delle collezioni. Tra le diverse azioni realizzate si cita la realizzazione di un nuovo Irideto accanto a quello già presente; la realizzazione della “Torbiera con piante carnivore” nella piccola vasca situata nel Settore delle gimnosperme, all’interno della quale sono stati messi a dimora esemplari di Sarracenia sp.; la realizzazione di un Bamboo garden nella porzione nord del giardino, con messa a dimora di cultivar di bambù (dei generi Bambusa, Phyllostachys, Sasa, Pseuodosasa, Shibataea), posa di cordoli in acciaio “cor-ten” per la delimitazione tra parti pavimentate e zone erbose e realizzazione di camminamenti interni, a miglioramento della fruibilità di un’area attualmente non visitabile. Il progetto ha previsto poi l’integrazione delle seguenti collezioni storiche con esemplari appartenenti a cultivar antiche (ma anche moderne e specie selvatiche): Azalee (Rhododendron sp. pl.), Rose (Rosa sp. pl.), Ortensie (Hydrangea sp. pl. e generi affini), Camelie (Camellia sp. pl. e generi affini), bulbose e rizomatose (tra cui Tulipa sp.pl., Crocus sp.pl., Fritillaria sp. pl., Narcissus sp. pl., Gladiolus sp. pl.), acquatiche e palustri, sia appartenenti alla flora autoctona sia d’interesse ornamentale ed estetico.
    Di particolare rilevanza è stata la riqualificazione delle Serre Scopoliane, volta al miglioramento della fruibilità degli spazi, all’arricchimento delle collezioni botaniche in adeguate condizioni termoigrometriche, all’organizzazione di attività didattiche, museali e di ricerca e alla possibilità di utilizzare gli spazi come laboratori creativi. Infine, la Serra delle Orchidee è stata trasformata in biglietteria e book-shop.
  • Componente architettonica e scultorea. E’ stata restaurata l’edicola celebrativa, posta lungo il muro di cinta, dedicata da Domenico Nocca all’imperatore Francesco I d’Austria, detto l’Imperatore dei fiori, risalente al 1818. Sono poi state realizzate opere di ripristino e impermeabilizzazione del fondo nelle fontane del Tritone, delle Rane, di Scopoli, delle azalee e della Vasca degli alberi piangenti.
  • Componente impiantistica. Il progetto ha previsto il rinnovo ed efficientamento degli impianti idraulici che alimentano le fontane storiche dell’Orto Botanico, la realizzazione di un impianto di irrigazione dotato di automatismi telecontrollabili e di un impianto di filtrazione per sedimenti ferrosi, calcarei e silicei a prevenzione del deterioramento degli elementi scultorei che caratterizzano le fontane e delle componenti funzionali dell’impianto di irrigazione, nell’ottica di ridurre gli interventi manutentivi necessari. E’ stato anche realizzato un impianto di illuminazione notturna funzionale e decorativa del giardino botanico, che porterà ad un miglioramento delle possibilità di fruizione.
  • Sicurezza e accessibilità. In questo contesto, l’intervento più visibile è stato la messa in sicurezza dell’ingresso storico da via S. Epifanio mediante ripristino della scalinata in pietra e installazione di rampa per il superamento del dislivello tra l’ingresso e i percorsi interni all’Orto Botanico, a miglioramento della fruizione del giardino e valorizzazione dell’accesso originario al complesso.
  • Valorizzazione e comunicazione. In questo contesto si inseriscono: la pubblicazione di un volume sulle conoscenze storiche, artistiche e botaniche, relative alle trasformazioni del giardino e dell’intorno; la realizzazione di una App con percorsi e giochi educativi da svolgersi durante la visita libera o guidata per acquisire in modo diretto e partecipato capacità di osservazione, indagine, approfondimento e ricerca sulle specie presenti e sulla storia dell’Orto Botanico; l’implementazione della segnaletica esistente con nuovi pannelli segnaletici; la realizzazione di kit didattici per una esplorazione autoguidata dell’orto; un percorso destinato a pubblici fragili progettato con ANFFAS.